Ogni anno nel mondo più di un milione di persone muore in incidenti stradali: per la precisione 1.35 milioni (2016), ed è un cifra in aumento. I feriti gravi sono ca. 50 milioni ! In media ogni 24 secondi, nel mondo, muore qualcuno a causa di un incidente stradale. E gli incidenti stradali sono la prima causa di mortalità per i bambini e i giovani dai 5-29 anni. 500 miliardi di dollari all’anno è il costo dei danni dovuti a incidenti.
In Svizzera nel 2017 sono avvenuti 56’112 incidenti, con 230 decessi e 3650 feriti gravi. La Svizzera nel 2015 era al 4° rango in Europa in termini di incidenti stradali fatali con 3 decessi ogni 100’000 abitanti, dietro a Norvegia, Svezia e Regno Unito.
Sorprendente ! Ciononostante dal 1970 al 2012 il numero delle morti è sceso del 90%… e malgrado che numero di km percorsi sulle strade sia aumentato del 85%. E questo perché si é lavorato tantissimo a livello di prevenzione e repressione. Quindi è cambiato tantissimo rispetto al 1970 dove erano quasi 1800 le vittime annuali in Svizzera.
La sicura e ordinata Svizzera in cima alle liste negative per decessi in Europa… chi l’avrebbe mai detto ?
Ma tutti voi continuate a circolare in auto, in Svizzera, nel vostro paese, e questo bollettino terroristico nazionale e mondiale non lo considerate: forse perché non lo conoscete, ma credo che adesso che siete confrontati con tali valori, il vostro atteggiamento e abitudine a circolare non la cambierete. Giusto ?
Perché mai ? In modo ovvio rispondereste che il rischio di avere un incidente grave in auto è basso, e voi circolate con prudenza, e siete attenti… e quindi questo problema non vi tocca da vicino, né da automobilista, motociclisti, ciclisti né pedoni…
Giusto. Riuscite in questo caso a relativizzare il rischio di un evento avverso, e ciononostante la notizia iniziale che al mondo 1.35 milioni di persone muore di incidenti continuate a viaggiare, adottando tutta una serie di misure sagge, a livello tecnologico, strumentale, comportamentale e culturale. E credetemi ci sono veramente tanti elementi che hanno permesso questo cambiamento, e la generazione del senso di sicurezza di muoversi sulle strade… ciononostante la strage di vite perse.
E quindi non vi tappate in casa isolandovi, giusto?
Ma allora perché quando si parla di malattie, infezioni, rischi di trasmissione per ipotetici virus, batteri o altro la gente va in panico?
Per numerose malattie infettive virali o batteriche, che vengono sapientemente veicolate al pubblico come altamente pericolose, trasmissibili e devastanti, la gente si lascia condizionare al punto da non riflettere che ci possono essere tante misure che prevengono i decessi, e non solo delle ipotetiche vaccinazioni.
Spesso i “giornalai” istituzionali non fanno altro che replicare notizie di agenzia che esaltano questo allarme e terrore, sottolineando in modo ignobile che la causa delle morti di bambini o adulti (per es. del morbillo) è l’assenza della vaccinazione! Quando non è vero. Nessuno parla mai delle carenze nutritive, dell’assenza di acqua pulita, delle condizioni igieniche dei luoghi in cui si vive, e delle condizioni etiche, morali, psicologiche che queste situazioni inducono nelle persone, nei bambini che soffrono di questi gravissimi problemi. Ma si installa nella mente della gente, che ciò che uccide sono solamente “i virus cattivi “… manipolando la realtà… fomentando il senso di essere inermi contro per questo tipo di virus, come il morbillo, e che è meglio vaccinarsi prima di uscire di casa…
Perché mai un informazione così carente ? Limitata, distorta, che viene semplicemente scaraventata addosso alle persone, alla gente che vive in Europa, in Svizzera, che invece non ha queste condizioni di vita, e che ha tutte le chance di superare certe malattie con rarissimi casi avversi. Anche la storia delle epidemie virali dimostra che grazie all’evoluzione sociale, economica, tecnologica, medica, alimentare e igienica, le epidemie e decessi per i virus come quello del morbillo decrescevano già da sole, e che il vaccino ha avuto un ruolo limitato nelle regressione di tali numeri.
Quindi riflettete su questi aspetti … e siate critici verso quest’informazione manipolata da interessi commerciali !
Badate bene, non sto contestando la necessità di una vaccinazione, per esempio al morbillo, ma la modalità delle campagne terroristiche che vengono regolarmente rilanciate per tenere elevata la paura, per manipolare le coscienze, le credenze delle persone solamente in una direzione allarmistica. Quando in una società si fa leva sulle paure, dietro ci sono sempre manipolazioni di un organismo di potere. Perché una società civile non allarma, ma comunica in modo costruttivo e dà sicurezza ai propri cittadini. E nel mondo di virus, batteri, infezioni , malattie questo genere di comunicazione è latitante. Perché qualcuno ha altri interessi.
rOOi
2 Comments
Sono d’ accordo Con te Roberto!
Per questo motivo è assolutamente indispensabile “risvegliare”un po’ di spirito critico in una società abituata a non fidarsi più del proprio pensiero o sensazione per seguire il pensiero creato a misura da chi gestisce l’informazione pubblica pensando che sia la via più corretta e sicura. Nutrirsi solo di tutto quello che l’informazione pubblica distribuisce è altamente pericoloso, perché molto spesso veicolante in direzioni già prestabilite. Informarsi da fonti diverse, prendersi il tempo per approfondire le notizie, è importante!
Buongiorno Luana, grazie per il tuo commento, dici benissimo. Siamo influenzati, manipolati, a tanti livelli, dalla società, dalle credenze collettive… fino ad arrivare alle influenze che i nostri genitori ci hanno proiettato, con aspettative, limiti, regole, paure ecc.
Da quando siamo nati siamo influenzati, da cose positive, da cose negative. Sta a noi scegliere il nostro giusto. Come facciamo?
Collegarci al nostro cuore, da cui possiamo trarre le giuste informazione per il nostro Sé. Un abbraccio.